Un groviglio di fiori scomposti sta sempre lì a solleticarmi l’anima
Adoro quest’anfora. L’ho scovata in un mercatino un mese fa circa ed è stato un colpo di fulmine. Tanto decadente da ospitare tutti i fiori che mi sono immaginata, morbidi, fluttuanti, vaporosi, in mezzo alle sue piccole crepe, a trovare l’accordo con quel suo romantico colore opaco dato dai segni del tempo. In una sua parte era rotta ed è stata riparata. L’ho presa nonostante tutto, perché il suo potere evocativo era per me più forte, perché la vedevo bella comunque, con tutte le sue imperfezioni in mezzo ai miei fiori a creare un’atmosfera d’altri tempi. Oggi la guardo e penso di avere avuto ragione. Mi insegna, anche fosse solo nel breve tempo in cui la maneggio e la osservo, ad accettare le cose così come sono, ad andare oltre, a riconoscerne le peculiarità, facendomi strada tra i graffi, i vuoti e le crepe per alla fine trovare, forse, molta più bellezza.
Mi è piaciuta così tanto che con lei inauguro una nuova categoria del Blog, “Vasi Spettinati”, per ospitare composizioni floreali che sanno un po’ di questo.
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