La Ghirlanda dei Solstizi

È una Ghirlanda Invernale che celebra il Giardino come luogo di Trasformazione e di Cura. Racconta il passaggio dall’Autunno all’Inverno e le transizioni (esteriori/interiori – naturali/sociali/spirituali) lì avvenute negli ultimi mesi.

Quando il Design interpreta i bisogni e non le mode

Quest’anno per me non è più il tempo di ghirlande minimaliste di fiori secchi. Nel 2018 già avevo iniziato a disegnarle così [vedi l’Importanza di Fare Ghirlande e l’Importanza di Fare Ghirlande 2] e ora, probabilmente, mi sembrano rispondere a un momento storico diverso e a “vecchie” esigenze espressive, non più così attuali. Essendo poi adesso molto di moda, non le trovo in realtà neanche così originali e interessanti come anni fa e, almeno per il momento, le ho messe da parte.

Nel 2020 avverto la necessità di raccontare altro e ho scelto di realizzare questo tipo di ghirlanda – che ho chiamato La Ghirlanda dei Solstizi – per un motivo sostanziale che ha a che fare con quello che stiamo vivendo e con ciò di cui credo ci sia bisogno.

A un anno dominato dal “vuoto”, dall’assenza, dalla morte, rispondo disegnando “pienezza” e vita.

Per me non è più il tempo del minimalismo ora, di togliere ulteriormente, ma di aggiungere.

È il tempo della generosa abbondanza, della rotondità, della morbidezza, per restituire almeno agli occhi quel senso di vitale presenza, calore e affetto che così tanto manca.

Quindi via i cerchi in ferro, via i fiori secchi, via i vuoti.
Ho optato per una ghirlanda dall’aspetto abbastanza tradizionale che trasmettesse quel senso di “casa” che in realtà sfugge, atomizzati come siamo.
Se la forma è “classica”, il contenuto è tuttavia attualissimo.

La Ghirlanda Invernale: la Scelta dei Fiori di Giardino

La scelta è ricaduta quindi sui Fiori/Fogliami di Giardino principalmente, proprio per rappresentare l’immagine pulsante della vita e i suoi cicli di transizione e rinascita. Nello specifico, sono per lo più fiori e foglie del mio Giardino, in cui ho passato la maggior parte di questo tempo apparentemente interrotto, e che riconosco come la mia vera “casa” di quest’anno. Tanti sono stati i passaggi e i cambiamenti vissuti al suo interno: quelli esteriori, l’alternarsi delle stagioni, del tempo, dei colori, degli accadimenti esterni, e quelli interiori, le cose che lì ho pensato, scritto, immaginato.. [Al riguardo, se non li avete ancora letti, andate dopo a sbirciare i post “Anche i Fiori Stanno alla Frutta“, “Viburno Quarantine” e “sulla Leggerezza“, dove il giardino è protagonista, cornice e culla del dialogo interiore].
Insomma tutta la mia gratitudine nei suoi confronti l’ho messa in questa Ghirlanda.

La Ghirlanda Invernale: Ricetta e Ingredienti

La Ghirlanda dei Solstizi è composta da 10 elementi, di cui 6 sono piante provenienti da qui.
È intrecciata a mano, senza l’uso di spugna (e, chiaramente, senza l’uso di colla), su base realizzata con rami di bacche di rosa.
Dopo un primo giro di abete per dare corpo, ho aggiunto gli altri componenti, cercando di mantenere un’armoniosa alternanza e accostandoli seguendo le sfumature di colore.

Passiamo agli ingredienti, che trovo un mix piuttosto interessante e originale per varietà.
Del mio giardino ci sono delle piante di cui sono letteralmente innamorata:

1- Calluna Vulgaris Bonita, semplicemente deliziosa per colore e portamento, perfetta a rappresentare l’esprit del giardino.

2- Abelia, meravigliosa e profondamente autunnale.

3- Vitex Trifolia Purpurea, ha quel tocco di violaceo che ogni autunno ha.

4- Dodonea Purpurea per il suo fogliame.

5 – Rami di Chamelaucium (ora non in fiore) che, con il loro verde vivo, da sempre per me hanno qualcosa di natalizio.

6- Calocephalus Brownii, dal grigio quasi argentato per accogliere l’inverno.

Gli ultimi 4 elementi che non provengono da qui sono: rami di Abete, Thuja, Bacche di rosa e Cotinus.

In risposta a questi tempi bui, vi auguro quindi un Buon Inverno pieno di luce!

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