Composizione Floreale Primaverile: Primavera Cartoon

Primavera. La seconda dietro le quinte, che accade quasi senza essere vista.
E allora bisogna fare uno sforzo ancor più grande, innalzare le vibrazioni, connettersi ugualmente con una Primavera che sembra lontana, di cui si ha la nostalgia nel cuore, per poi ritrovarla dentro.

In questa Mensola Fiorita provo a disegnare la Prima Fase della Primavera:

la “Primavera di Marzo”, quella delle prime settimane, degli inaspettati germogli. La prima fase in cui i primi singoli esili steli, quasi a chieder permesso, si affacciano. Con grande delicatezza, vulnerabilità e insieme con straordinaria forza, bucano la terra e si fanno strada.

E’ la Primavera a cui ero tanto legata da piccola. Preannunciata dal balcone di mia nonna. Io sono nata nei primi giorni di aprile e mi sento figlia di questa Prima Primavera che sempre mi emoziona.

E’ quella che silenziosa ti desta, in cui ti imbatti, passando. Che incroci anche se non vuoi. Che non puoi non riconoscere, capace, con un flebile germoglio, di riaccendere il cuore.

timida è la
primavera di marzo:
chiede permesso

Si apre la strada con grazia, facendo della vulnerabilità la sua forza.

Una Primavera pastello proprio perché, in questo momento storico, ha un po’ bisogno di essere immaginata, disegnata. Una Primavera Cartoon immersa nella dimensione del sogno.

Delicata, sottile, si affaccia nonostante tutto.

Composizione Floreale Primaverile: la Scelta dei Fiori

Le Gerbere sono le protagoniste di questa Mensola. Un fiore che si trova da sempre in tutti i chioschi, strausato, stravisto, a basso costo. Forse per questo, con l’arrivo del nuovo millennio, un po’ snobbato. Ultimamente, invece, sta tornando di moda, e non sono pochi i floral designer che le usano. Tuttavia, al di là dei preconcetti e delle mode, se non legati a specifiche richieste, è sempre bene scegliere i fiori, rispondendo alle proprie intuizioni del momento. A quel punto si noterà facilmente come lo stesso fiore potrà assumere significati totalmente diversi a seconda di chi lo utilizza, del perché e del come.

Loro le ho trovate straordinarie, per varietà e colore. Ci siamo guardate, avevo le braccia piene di fiori, sono uscita, ma poi sono tornata indietro per prenderle.

Si chiamano Gerbere “Pasta Carbonara”. L’ arricciata forma del petalo è decisamente magnetica. Il suo andamento, sul finire quasi elicoidale, spezza la nitida geometria un po’ piatta della gerbera alla quale siamo abituati, conferendogli una tridimensionalità inaspettata che fa subito breccia negli occhi come elemento insolito. Credo sia questo il motivo del loro fascino, almeno quello che hanno esercitato su di me. Il colore, decisamente sublime. Un morbido pastello crema, per me vaniglia. Emanano una grande energia e una delicatezza insolita.

Si tratta di gerbere grandi tra i 10 e i 12 cm di diametro, che recise in vaso dovrebbero durare tra i 10 e i 14 giorni, come indicano alcuni produttori. (Ovviamente se trattate correttamente).

Accanto a loro vedete: scabiose lilla, oxypetalum, ranuncoli e giacinti.

Un invito a riconoscere la Primavera nonostante tutto e a rifiorire dentro.

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Se vuoi saperne di più su questa mia Rubrica leggi la Mensola Fiorita.

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