Fiori e Frutti, Composizione, Mandarino Cinese, Kumquat, la Bellezza ai Tempi del Coronavirus
Fiori & Società,  Vasi Spettinati

Anche i Fiori stanno alla Frutta

Fiori e Frutti: i Fiori in Quarantena

A volte c’è bisogno di silenzio.
Io ne ho ciclicamente bisogno, mi capita spesso di raccogliermi, stando in disparte.
Con una Pandemia di mezzo più che mai.
E’ per me una questione di energia, di centratura, di consapevolezza, di rispetto.
In questi 25 giorni di isolamento in casa ho fondamentalmente pensato, meditato, pregato, camminato in cerchio in quel piccolo pezzo di giardino in cui fortunatamente mi sono ritrovata, ho provato a trasmettere amore alle persone care.
Certamente ho scritto, ma ho scritto solo per me, come in realtà faccio quasi tutte le volte.
Questo Marzo è stato dunque un mese pieno di umano dolore. Senza dubbio lo ricorderò così nel silenzio.
Un silenzio che a tratti si è fatto però fitto dialogo interiore.
Probabilmente molto di questo rimarrà inesprimibile e inespresso, ma se c’è qualcosa che i fiori mi consentono di fare è proprio sviscerare qualche mia piega dell’anima che altrimenti resterebbe inascoltata.
Tanto è vero che anche in questa situazione di Lockdown i miei Fiori hanno risposto a questa esigenza.
Dopo i primi giorni, nei quali inevitabilmente iniziava a lievitare il trauma, sono uscita fuori ho preso i rami del nostro Mandarino Cinese pieno di frutti appena potato, ho tagliato qualche altro ramo, rispolverato una vecchia (e criticata) anfora di ferro buttata in un angolo e mi sono messa a fare una Composizione.
Così ho tirato finalmente fuori parte di quel moto che mi sentivo dentro.
Sono stati minuti intensi.. di guerra, di pace e di liberazione.
Alla fine mi sono ritrovata nuovamente a pensare quello che avevo scritto poco più di un anno fa:

Serve l’Inverno Per Far Rifiorire La Primavera” V.G.

Fiori e Frutti: La Ricerca della Bellezza ai Tempi del Coronavirus

Il risultato è una Decadente Composizione di Frutti – non penso sia un caso fossero gli unici rami a mia disposizione – che metaforicamente fa riferimento all’uomo che si interroga sul Frutto del proprio operato come Singolo e come parte della Collettività.
E’ la resa dei conti, è il piatto servito per ultimo.
Richiama alla necessità di osservare, senza fuggire, i risultati di quello che si è fatto.
E’ il moto della coscienza che guarda se stessa dritta negli occhi quando il tempo a disposizione pare essere finito.
Sono le domande che incalzano e le risposte che non possono evadere.
E’ il velo che cade. E’ il crollo di ogni cosa scricchiolante.
E’ insieme speranza e promessa dei Nuovi Frutti che d’ora in poi si sceglieranno di seminare.

E’ l’augurio di una Bellezza Ritrovata e Rinnovata nello Spirito, di una Bellezza Autentica in una Società Nuova.

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